Siddhi: Innocenza

Dono: Innovazione

Ombra: Caos

 

Questa Chiave Genetica governa ciò che noi esseri umani chiamiamo caos. Dipende da come rispondiamo all’abisso del cambiamento se ci ritroveremo in mezzo al caos o in mezzo al cosmo. Ogni volta che smettiamo di fidarci della vita e crediamo nelle nostre paure stiamo creando caos. È la convinzione fondamentale che l’individuo è basicamente impotente davanti alla natura o all’infinito. Da questo archetipo nascono le credenze religiose e scientifiche. La religione interpone un Dio tra noi e la natura. Noi abbiamo il libero arbitrio e il Dio ci giudica se facciamo bene o male. La scienza dall’altra parte divide tutto per scoprire la verità, ma il vero fine è quello di poter controllare l’ambiente per poter sopravvivere il meglio possibile perché in fondo rimane la convinzione che siamo separati dalla vita. La scienza ancora non riesce a vedere come l’uomo è parte di tutto il meccanismo e lo vede come un qualcosa in più… non vede il ruolo che ricopre l’essere umano nella natura e perciò pensa che è vittima della intemperie della vita. L’unica conclusione possibile è che il solo fine è sopravvivere. In pratica in entrambi i casi viene creato un fuori e un dentro. Da un lato ci mostrano la divinità per poi negarcela e dall’altro ci danno libertà ma poi siamo in un mondo competitivo dove solo il più forte prospera. Qui vediamo la paura del cambiamento e la paura che il mondo sia governato solo dal caso.

Nell’IChing originale questo esagramma si chiama “La difficoltà iniziale”. Infatti tratta del coas che esiste quando iniziamo qualcosa di nuovo. Per comprendere questa Chiave Genetica bisogna osservare le cellule. La cellula è programmata per sopravvivere ad ogni costo e inizialmente deve imparare a difendersi dall’ambiente per sopravvivere. Questo è un processo naturale ogni volta che iniziamo un nuovo lavoro, una nuova relazione eccetera… però è molto importante comprendere come rispondiamo a questo caos iniziale. Se siamo vittime di una visione di “separazione” di noi stessi dall’ambiente circostante non facciamo altro che creare ancora più disordine. Se abbiamo paura che il mondo sia governato solo dal caos rimaniamo nella lotta per la sopravvivenza. Per alzare il livello ed arrivare al Dono bisogna, come tutte le altre ombre, accettare la paura del cambiamento e la paura che il mondo sia governato dal caos. Se riusciamo a permettere all’ambiente di modificarci invece di cercare di controllarlo o di cercare di farlo rimanere sempre uguale arriviamo al Dono dell’innovazione. Più ti apri all’abisso del cambiamento più scopri che non c’è mai stato caos. Bisogna solo smettere di pensare e vederci come esseri separati. Non bisogna nemmeno farsi influenzare indiscriminatamente dall’ambiente, bisogna essere coscienti dell’ambiente, aprirsi ad esso per conoscerlo perché l’innovazione sorge dalla cooperazione tra varie cellule. Allo stesso modo l’evoluzione è continua innovazione perché dalla cellula singola sono nati esseri multicellulari. Da cellule che hanno smesso di comportarsi come esseri egoisti la vita si è potuta innovare. C’è bisogno di questo tipo apertura al caos, un apertura che sa stare di fronte al caos senza farsi portare via da esso, che è consapevole e fiduciosa che esiste un potere organizzativo più alto di quello che possiamo vedere con i soli cinque sensi.